IMSAI 8080

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IMSAI 8080

Amanti dei videogiochi e patiti dell’informatica, WAR GAMES ma soprattutto IMSAI 8080 vi dice qualcosa?

Se la risposta è sì, siete già ad un buon punto; se la risposta è no, continuate a leggere per scoprire di più…

Il film War Games (1983), con protagonista il giovane hacker David J. Lightman, presenta come strumento informatico, l’ IMSAI 8080, microcomputer entrato in commercio da IMS Associate, Inc. nel periodo storico 1975-1978. 

Dalle caratteristiche simili al MITS Altair 8800 (alcuni considerano l’IMSA 8080 un suo clone), IMSA 8080 riscosse un enorme successo dato dalla maggiore cura nella sua realizzazione. 

Facciamo un piccolo viaggio nel tempo a ritroso per comprendere meglio la storia…

Siamo nel 1972 quando William Miliard fondò IMS Associates (IMS) operante nel settore dei pc; nel 1973 cambiò la sua denominazione in IMS Associates, Inc. 

Durante il 1974 fu commissionata ad IMS una workstation per conto di “General Motors”.
Miliard ed il suo capo, l’ing. Joe Killian, durante lo sviluppo del sistema, dovettero scegliere quale microprocessore utilizzare. 

Va aggiunto che fino a quel momento entrambi avevano lavorato con l’Intel 404 ma erano rimasti affascinati dal nuovo Intel 8080, tanto è vero che la scelta ricadde proprio su quest’ultimo sistema. 

In tutto questo lavoro i due informatici decisero di utilizzare un microcomputer, il bus S-100 che MITS aveva inventato per il suo Altair 8800 e commercializzato a partire dagli inizi del 1975 (era anch’esso basato sul sistema Intel 8080): 

Risultato finale?

Ogni fatica nella vita viene sempre ripagata, ed ecco che anche per i nostri Miliard e Kilian, nel 1975, sulla rivista Popular Electronics (la stessa rivista che durante lo stesso anno aveva sponsorizzato l’Altair 8800), venne pubblicizzato l’IMSA 8080, con 1 KB di memoria RAM a 439.00 $ in kit da montare o 621.00 $ già montato.

Nel Dicembre del 1975 IMS spedì i primi IMSAI 8080 e nel giro di una sola giornata, i primi modelli vennero assemblati. 

Nel 1976 l’azienda prese il nome ufficiale di IMSAI Manufacturing Corporation perché da quel momento era una vera e propria realtà che PRODUCEVA i computer e non offriva solo la consulenza. 

Nel 1977, Seymour l. Rubistein, direttore commerciale della società, pagò la cospicua cifra di ben 25.000 $ a Gary Kildall della Digital Research per ottenere i diritti del sistema operativo CP/M 1.3, rivenduto poi e successivamente ampliato, diventando così il nuovo sistema chiamato IMDOS.

Siamo alla fine del 1979 quando la società dichiarò il suo fallimento ma, grazie all’acquisto effettuato da Thomas Todd Fisher e Nancy Freitas (tutti e due ex dipendenti della IMS Associate), si continuò a produrre computer con il brand “IMSAI” come divisione della Fischer-Freitas Co. fino ai primi 10 anni del XXI secolo.