Openshift: alcuni semplici concetti
Introduciamo il concetto di Openshift definendolo come una piattaforma Kubernetes Entreprise che consente, a chi la utilizza, di poter godere di un’esperienza simile al cloud in tutti i tipi di ambienti.
Openshift offre una serie di possibilità: puoi scegliere dove creare, dove distribuire e dove eseguire le applicazioni mantenendo sempre un’esperienza coerente, realizzando un’ottimale collaborazione tra il mondo Dev ed il mondo Ops (Developers ed Operations), ottenendo la massima efficienza!
Dev ed Ops vi ricorda qualcosa? Abbiamo parlato diverse volte di DevOps, sottolineando che per descriverlo, esistono svariate definizioni.
Il DevOps (link di seguito se siete curiosi e volete sapere di cosa si tratta e quali sono i vantaggi che si ottengono https://www.bluecube.it/devops-significato-definizione/), rappresenta una nuova cultura, un nuovo approccio, un’evoluzione che migliora ed ottimizza i tempi, le risorse ed i processi aziendali ed ha come obiettivo principale il miglioramento della collaborazione tra sviluppatori ed operations per velocizzare la realizzazione di software e rendere più efficienti i relativi processi.
Il fatto di poter ottenere un illimitato ed imminente accesso alle informazioni (grazie ad un maggior numero e varietà di canali disponibili), ha contribuito a creare quindi un metodo di lavoro composto da ritmi frenetici e dalla necessità da parte degli utenti di avere un risposte ed informazioni immediate.
Il tempo è tutto quindi! La velocità è uno dei fondamenti di questo processo, così che DevOps ha creato un modello in grado di velocizzare l’innovazione del business aziendale in termini digitali.
Ecco che il DevOps si presenta come un approccio (culturale) più efficiente allo sviluppo del software che sfrutta le potenzialità di un insieme di processi (che insieme delineano una metodologia) che aumenti la velocità e la flessibilità con cui nuove funzionalità e nuovi servizi vengono forniti.
In tutto ciò, non va dimenticato che la metodologia DevOps offre SICUREZZA al 100% su servizi software molto innovativi.
La filosofia del DevOps si basa sul sistema Agile, consentendo una riduzione dei tempi di sviluppo ed una messa in produzione automatica e continua, apportando miglioramenti al time-to-market.
Ecco che è possibile anche ottenere un’elevata qualità del software con molti meno bug e molte più funzionalità.
Il DevOps, per un’architettura Cloud Native, è un elemento fondamentale!
Openshift: i microservizi
Per microservizi si intende una serie funzionalità importanti che sono alla base dell’approccio architetturale con cui si suddividono le funzionalità di un applicativo, rendendo quindi il servizio di piccole dimensioni ed indipendente dagli altri in termine di implementazione, manutenzione e codice.
Ciò rende possibile il fatto per cui si hanno diversi team occupati su microservizi diversi in modo indipendente e parallelo, comportando un vantaggio esponenziale sia nello sviluppo evolutivo, sia nella manutenzione ordinaria del software che viene realizzato.
Andiamo ora ad analizzare alcuni dei microservizi come segue.
Openshift: virtualizza le tue idee con i container!
I container rappresentano un’evoluzione dell’idea di virtualizzazione tradizionale; sfruttano le capacità del kernel di un sistema operativo (specialmente Linux) , rendendo la coesione di più istanza isolate ed autonome nello spazio utente, permettendo di conseguenza di isolare un’applicazione e tutte le sue dipendenze in un ambiente autonomo.
I container possono essere eseguiti su ogni tipo di piattaforma e server (per lo sviluppo, per il test ed anche per la messa in produzione), garantendo un vantaggio competitivo per moltissime aziende.
Openshift: Automatizza la tua Infrastruttura
Automatizzare un processo e/o un insieme di processi è una funzionalità che spesso viene sottovalutata ma che, in realtà, all’interno di un ambiente Cloud Native, è di fondamentale importanza.
Quali sono i vantaggi che ne derivano?
1. Temporale: il tuo business ha più tempo di lavoro per lo sviluppo effettivo;
2. Gestione di ambienti complessi: noterai una rapida scalabilità ed una diversificazione complessiva degli ambienti.
3. Dev ed Ops: grazie all’automazione, i due team (Dev ed Ops) potranno dedicare meno tempo a svolgere attività di supporto e più tempo al miglioramento continuo del sistema; inoltre, si velocizzano in termini generali, i tempi di modifica ed esecuzione dei test in maniera più rapida progettando efficienti pipeline di CI/CD (leggi anche https://www.bluecube.it/perche-e-necessario-usare-le-pipelines/).
Openshift: la nuova orchestrazione
Oggigiorno tutte le moderne applicazioni si estendono su più macroservizi che vengono containerizzati e distribuiti su una serie di cloud pubblici e privati, senza mai rinunciare alla disponibilità: l’orchestrazione è un’operazione non poco complessa ed è qui che troviamo i famosi orchestratori di Container, come ad esempio Kubernetes.
Kubernetes è uno strumento che consente di automatizzare e controllare attività che vanno dalla gestione stessa del container al provisioning automatico, scalando molto velocemente verso l’alto o il basso.
In linea generale però, va anche sottolineato utilizzare un orchestratore di container è indispensabile per gestire sistemi distribuiti che fanno uso di un gran numero di container e di seguito elenchiamo i vantaggi:
Un orchestratore di container permette di gestire moderne applicazioni strutturate a micro-servizi;
Un orchestratore di container facilita la gestione di un gran numero di micro-servizi in un cluster di server e risolve problemi legati al deployment combinato dei container;
Utilizzando Openshift come orchestratore di container, è più facile ottenere lo scaling selettivo delle singole componenti di un’applicazione a micro-servizi.
Openshift: IaaS, PaaS, e SaaS
Con IaaS, PaaS e SaaS, indichiamo tre macrocategorie di servizi che si basano sull’infrastruttura Cloud che vengono utilizzate dalle aziende per ottenere semplicità d’uso e flessibilità e che, grazie alle loro potenzialità, hanno segnato la svolta per il business aziendale, migliorando anche il processo di digitalizzazione.
E’ bene però analizzare questi termini nel dettaglio in modo tale da costruire un quadro completo:
- IaaS: Infrastructure-as-a-Service: grazie a questo le aziende possono usare in egual misura e maniera sia le tecnologie sia le funzionalità di un data center tradizionale senza doverle tenere/manutenere/gestire fisicamente poiché è il provider che fornisce un’infrastruttura di cloud computing, compresi server, reti, sistemi operativi, storage, ecc. Alcuni esempi sono Microsoft Azure, Amazon Web Services (AWS).
- PaaS: Platform-as-a-Service: siamo di fronte ad un ibrido (tra IaaS e SaaS) dove il provider mette a disposizione la piattaforma per creare il software. In questo modo lo scenario è differente, perché da un lato abbiamo i developer che hanno la completa e totale libertà di concentrarsi sullo sviluppo software senza dover badare ai suoi aggiornamenti, allo storage, all’intera infrastruttura, ecc….Esempi? Windows Azure, AWS Elastic Beanstalk ed il nostro OPENSHIFT.
- SaaS: Software-as-a-Service, tutta l’intera applicazione è messa a disposizione dal provider via web e. per poterla utilizzare, non serve sapere scrivere codici.
Cioè?
Il modo più semplice per illustrarne il funzionamento è farvi pensare ad esempio a Gmail: per accedervi, lo si può fare gratuitamente tramite Internet o acquistando una licenza ma senza scaricare file!
Altri esempi sono: Google Docs, Salesforce, Microsoft Office.
Openshift: le sue caratteristiche
Openshift è molto semplice da installare: l’importante è disporre di un cluster di macchine che utilizzi come sistema operativo RHEL.
Per quanto riguarda i server non c’è nessuna importanza di come siano fatti (che siano fisici, VM, macchine su cloud privati o pubblici); Openshift ha la capacità di trattare il cluster di server come risorse di calcolo e di storage creando un’astrazione nella quale coabitano le applicazioni precedentemente containerizzate.
Openshift è un sistema composto da diverse parti e, ciascuna di esse è installabile in modo tale da avere solo punti di forza (no single point of failure) ed è costruito a partire da Kubernetes sfruttando però altri diversi progetti e tecnologie open source (anche Kubernetes è un aggregato di prodotti open source)
Openshift: il modo più facile per…..
E’ bene ora identificare quali siano alcuni dei vantaggi che Openshift offre, quali ad esempio:
- Mostra diverse interfacce utente ed API che consentono di gestire ogni aspetto della piattaforma ed una successo di runtime che facilita la creazione di app containerizzate.
- Offre un ricco catalogo di linguaggi e server che costruiscono sistemi distribuiti complessi ed app a micro-servizi in modo semplificato;
- Openshift è stato pensato per migliorare la collaborazione tra utenti minimizzando le interfacce indesiderate.
- E’ la piattaforma ideale per ottimizzare la cooperazione tra Dev ed Ops.
Openshift consente agli sviluppatori di approvigionarsi in modo autonomo di tutti gli strumenti necessari per costruire app e workflow di build e deploy a proprio piacimento.
E’ anche vero che il team Ops ha il pieno controllo dell’intera piattaforma (dal suo utilizzo, dall’esecuzione delle app, ecc)…
Openshift: prendi la scelta giusta
Se tu dovessi pensare di ottenere una serie di vantaggi derivati da una tua scelta specifica, la prenderesti?
Se tu dovessi pensare che dai vantaggi ottenuti dalla scelta specifica dovessi ottenere un miglioramento della tua vita, la prenderesti?
Se tu dovessi pensare di ritrovarti in una situazione di generale miglioramento ed appagamento derivato da una scelta precisa, la prenderesti?
Ora è tempo di portare tecnologici miglioramenti al business, giusto?
Ora è il tempo di scegliere Openshift senza pensarci due volte!
Contattaci per avere maggiori informazioni, ora!
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