Ti sei mai chiesto perché la tua azienda ha bisogno di utilizzare le pipelines?

Facciamo un piccolo passo indietro per capirci di più.

Innanzitutto con “pipeline” si intende una successione di passaggi orchestrati con la capacità di portare il codice sorgente fino alla produzione. 

I passaggi sono: creazione, confezionamento, test, convalida verifica dell’infrastruttura ed infine, implementazione in tutti gli ambienti necessari.

Una pipeline si può attivare nel momento in cui viene richiesto un determinato evento, ad esempio dalla richiesta di modifica del codice. 

E’ più facile immaginare il concetto di pipelines affiancandolo al suo significato tradotto, ovvero “conduttore” ed il concetto è molto simile: un “tubo” nel quale scorrono e fluiscono una successione di dati.

Oggi giorno i dati si moltiplicano in maniera esponenziale, molto velocemente, ed il mondo dell’IT e del digitale corrono con ritmi frenetici; questo comporta la necessità di avere pipelines di dati all’interno della propria azienda, necessarie anche per ottimizzare il proprio tempo ed il potenziale dei dati stessi, soddisfando, in maniera ideale, i bisogni richiesti dai propri clienti. 

Sono infiniti i dati presenti all’interno di database, applicazioni ed altre sorgenti di informazioni (si pensi anche solo ai fogli di calcolo di Excel); tutti i dati devono essere fruiti all’interno di tutte le sorgenti utilizzate. 

Una pipeline di dati include e racchiude in sé una successione di azioni che iniziano dall’acquisizione di dati grezzi (provenienti da una sorgente) per essere poi trasformati nel minor tempo possibile, in dati pronti per essere analizzati.

Quando si parla di pipelines, si fa riferimento ad Azure Pipelines che integra e combina l’integrazione continua (indicata con CI) ed il recapito continuo (CD) al fine di testare e compilare il codice spedendolo a qualsiasi destinazione.

Vantaggi della pipeline CI/CD:

Utilizzando le pipelines si ottengono numerosi vantaggi; pensiamo al mondo delle applicazione ad esempio: è raro che due applicazioni (compresa l’infrastruttura di supporto) siano uguali; l’attività di sviluppo e la consegna del software sono esercizi ripetitivi ed iterativi e le pipelines dovrebbero essere eseguite più volte al giorno (specialmente per la correzione di eventuali bug si sistema).

Quando si adotta una pipelines CI/CD, il team di sviluppo e quello operativo adottano una comprensione più chiara di ciò che è necessario per concretizzare le proprie idee. 

Inoltre, adottando un approccio sistematico con questa tipologia di pipelines, gli stessi bug possono essere facilmente individuati e risolti, poiché il processo è coeso ed unito e non disgiunto. 

Fasi di una pipeline CI/CD:

Le pipelines CI/CD si suddividono in fasi??

Assolutamente sì, e di seguito ve le mostriamo: 

1) Build – La fase in cui viene compilata l’applicazione.

2) Test – La fase in cui viene testato il codice.

3) Rilascio – La fase in cui l’applicazione viene consegnata al repository.

4) Distribuzione – In questa fase il codice viene distribuito in produzione.

5) Convalida – In questa fase avviene la convalida del software come la presenza di vulnerabilità.

Cosa c’è dentro una pipeline?

Come già sopra accennato, una pipeline di dati contiene l’intero percorso che i dati stessi compiono all’interno dell’azienda.

All’interno di una pipeline di dati quindi, si hanno tre fasi principali: 

  1. Fase di raccolta di dati grezzi: i dati vengono rilevati ed estratti da un numero di sorgenti diverso, arrivando in formati molto diversi da loro (da tabelle, a code, a nomi di file, ecc).
    In questa prima fase quindi i dati non hanno una loro identità ed una loro forma, ed è per questo che vengono definiti come “grezzi”

  2. Fase di governance dei dati: dopo la fase di raccolta dei dati grezzi, le imprese stabiliscono una governance di dati, ovvero devono decidere delle regole per organizzare i dati grezzi precedentemente raccolti; solitamente i dati grezzi raccolti vengono connessi al contesto aziendale al fine di assumere un significato.
    Questa è la fase di controllo della qualità dei dati e della sicurezza, organizzandoli poi per il consumo di massa.

  3. Fase di trasformazione dei dati: è la fase decisiva, in cui i dati vengono puliti, viene data loro una forma ed un’identità, ottengono quindi il formato di report corretto; tutti i dati sterili vengono eliminati.

La missione e l’obiettivo delle pipelines di dati consiste nell’integrare i dati per fornire ai consumatori informazioni facilmente e velocemente fruibili in tempo reale.

 

 

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